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Una delle principali problematiche che ci troviamo ad affrontare e risolvere in età pediatrica è quella delle malocclusioni dentali. Una malocclusione (o disgnazia) è un errato allineamento tra i denti dell’arcata superiore con quelli dell’arcata inferiore.

La difficoltà nel chiudere i denti viene compensata, durante la crescita, da spostamenti della mandibola. Lo sviluppo anomalo della mandibola porta in seguito a compensazioni a livello scheletrico.

Le malocclusioni, oltre alla problematica estetica, creano parecchi problemi, a partire da disturbi dell’attività masticatoria e fonetica, fino all’insorgenza di carie e parodontopatie, così come sono causa di alcune patologie scheletriche e posturali.

Cosa sono le Malocclusioni Dentali?

Le malocclusioni possono avere cause dentali (denti malposizionati) o scheletriche (crescita errata delle ossa mascellari e/o mandibolari) e derivare da diversi fattori. Le malocclusioni sono ereditarie? Possiamo dire di sì. Se uno o entrambi i genitori presentano una malocclusione, quasi certamente i figli erediteranno quella morfologia scheletrica e/o dentale, che porterà poi a disgnazia.

Una malocclusione può essere causata anche da abitudini viziate, come la suzione del ciuccio o del pollice, che si protrae oltre il terzo anno di età del bambino. L’interposizione del ciuccio o del pollice tra le arcate dentarie può a lungo causare lo spostamento in avanti degli incisivi superiori, mentre gli incisivi inferiori vengono spinti indietro.

Patologie come l’ipertrofia adenoidea, se non trattate, possono impedire al pavimento delle fosse nasali di svilupparsi correttamente, perché il bambino non riuscirà a respirare dal naso, ma respirerà dalla bocca. Il pavimento delle fosse nasali corrisponde al palato, quindi se non si sviluppano correttamente le fosse nasali, il palato assumerà una forma oblunga, stretta e incavata verso l’alto, con conseguente scarso sviluppo dell’ampiezza delle arcate dentarie: il cosiddetto palato stretto.

Se un bambino soffre di ipertrofia adenoidea presenterà, ancor prima della malocclusione, un aspetto tipico contraddistinto da occhiaie, viso allungato, respirazione orale (bocca sempre aperta), voce nasale e russamento notturno. A questo proposito, un bambino che soffre di ipertrofia adenoidea non va incontro solo a malocclusioni, ma anche ad una maggiore incidenza di carie, perché respirando sempre dalla bocca la saliva tende ad evaporare e non può espletare la sua funzione di tampone del pH del cavo orale, rendendo così i denti più esposti all’azione degli acidi. Se noti i segni tipici dell’ipertrofia adenoidea nel tuo bambino, rivolgiti ad uno specialista in otorinolaringoiatria per trattare la patologia.

Le malocclusioni possono anche essere congenite a causa di anomalie dello sviluppo intrauterino, ossia in forma ereditaria, ma possono essere già presenti alla nascita (il bambino nasce senza denti, ma la loro formazione è già iniziata all’interno delle ossa mandibolari e mascellari).

Inoltre, le malocclusioni non possono verificarsi solo in fase di crescita, ma anche in soggetti adulti in caso di perdita di elementi dentali, con il successivo spostamento dei denti contigui e antagonisti (ecco perché va sempre ripristinato un elemento dentale mancante); oppure a causa del trauma continuo che si crea nei soggetti affetti da bruxismo o con parafunzioni, come ad esempio l’onicofagia.

Le Malocclusioni Dentali nella Storia dell’Ortodonzia

La definizione di malocclusione risale agli inizi del ‘900, quando il Dr. Edward Angle, basandosi sulle posizioni relative dei primi molari permanenti superiori e inferiori, classificò tre principali tipi di occlusione: I classe, II classe e III classe.

La prima classe viene considerata normale, mentre le altre due (II classe e III classe) rappresentano rapporti errati (in visione laterale) tra mascella e mandibola e vengono, quindi, classificate come malocclusioni.

Questa classificazione delle malocclusioni è valida ancora oggi e viene utilizzata in ortodonzia.

Quanti tipi di Malocclusioni esistono?

Abbiamo parlato prima della classificazione di Angle dei vari tipi di occlusione. Tralasciando la I Classe di Angle che corrisponde ad una occlusione corretta, andiamo a vedere le altre.

Nella II Classe di Angle assistiamo ad un aumentato overjet, ossia aumenta la distanza orizzontale tra i margini incisali degli incisivi superiori e i margini incisali degli incisivi inferiori: gli incisivi superiori sono molto sporgenti.

Nella III Classe di Angle, invece, avviene il contrario: la mandibola sporge più della mascella e gli incisivi possono trovarsi in una chiusura definita “testa a testa” oppure gli incisivi inferiori possono addirittura sporgere, rispetto agli incisivi superiori

Esistono altri tipi di malocclusione, che possono verificarsi in presenza di ciascuna classe di Angle. Affollamento e malposizione dentaria con un rapporto negativo tra le dimensioni dei denti e lo spazio disponibile: i denti si adattano occupando posizioni irregolari.

Diastemi interdentali: presenza di spazi vuoti tra dente e dente.

Prognatismo o progenismo: mandibola troppo grande o troppo poco sviluppata rispetto al mascellare superiore.

Retrognatismo: mandibola troppo piccola o troppo poco sviluppata rispetto al mascellare superiore.

Linea mediana deviata.

Morso aperto: gli incisivi superiori non coprono verticalmente gli incisivi inferiori (overjet aumentato).

Morso profondo: gli incisivi superiori coprono eccessivamente quelli inferiori (overjet diminuito).

Morso crociato: l’occlusione di uno o più elementi dentali si presenta invertita rispetto alla norma. Può essere anteriore o posteriore, monolaterale o bilaterale.

Studio Dentistico Oriolo | Dentista a Lido di Ostia | Malocclusioni dentali ciuccio

Cosa fare in caso di Malocclusioni Dentali?

La prevenzione anche in questo caso è fondamentale. Innanzitutto bisogna eliminare le abitudini viziate del bambino. Ci vorrà molta pazienza per sospendere l’uso del ciuccio e bisogna prestare attenzione affinché non venga sostituito dal pollice.

Una visita ortodontica precoce è consigliabile già verso i 3-4 anni di età, alla fine della dentizione decidua, se il bambino ha abitudini viziate, come la suzione del ciuccio; se uno o entrambi i genitori presentano malocclusione; oppure se il bambino soffre di ipertrofia adenoidea.

Presso il nostro Studio potrai portare il tuo bambino per una visita ortodontica senza impegno, in modo da intercettare qualsiasi problematica e poter poi pianificare un eventuale trattamento ortodontico su misura.

Solo nel caso di malocclusioni a causa scheletrica, la correzione ortodontica potrebbe non essere sufficiente e bisognerà ricorrere alla chirurgia ortognatica.

Se sei adulto e hai una malocclusione ma credi che ormai sia tardi per poter porre rimedio, possiamo dirti che sbagli: non è mai troppo tardi per un trattamento ortodontico. Contattaci per informazioni sui nostri trattamenti ortodontici per adulti e bambini.

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