L’Implantologia dentale quando manca l’osso: GBR e Rialzo del Seno Mascellare
Una delle domande che ci viene posta più frequentemente riguarda la possibilità di realizzare l’implantologia dentale quando c’è poco osso. Nella maggior parte dei casi, sì, è possibile inserire impianti dentali anche quando non c’è osso sufficiente, grazie alla GBR, che è l’acronimo per l’inglese Guided Bone Regeneration, o Rigenerazione Ossea Guidata.
La perdita di osso si verifica principalmente per due motivi: il primo è la conseguenza della perdita precoce di più elementi dentali che porta alla riduzione della dimensione verticale dell’osso alveolare, ossia l’altezza dell’osso, dove erano presenti i denti, diminuisce; il secondo motivo è la fisiologica espansione della cavità dei seni mascellari. Altri motivi possono essere, ad esempio, cavità ossee più o meno estese, che si sono formate a seguito di ascessi dentali o cisti
In questo articolo andremo a vedere quali sono gli interventi chirurgici che permettono di ripristinare lo spessore osseo, in modo da poter inserire degli impianti dentali.
I Seni Mascellari
I seni mascellari fanno parte dei quattro seni paranasali. I seni paranasali sono delle cavità pneumatiche la cui funzione è quella di riscaldare e umidificare l’aria che respiriamo, in modo da favorire lo scambio gassoso a livello polmonare, sono infatti collegati alle cavità nasali attraverso degli orifizi denominati osti; oltre a fungere da cassa di risonanza per la voce.
I seni mascellari si estendono, in una persona adulta, dai premolari al secondo molare superiore.
La caratteristica dei seni mascellari è quella di aumentare la loro pneumatizzazione, con l’avanzare dell’età; ossia i seni mascellari si espandono, man mano che la nostra età aumenta. Questo significa che, con il passare degli anni, l’espansione del seno mascellare causerà una diminuzione dell’altezza ossea del processo alveolare dell’osso mascellare. questa diminuzione dell’altezza ossea sarà maggiore nel momento in cui saranno ci saranno zone edentule, poiché la perdita di uno o più denti determina la riduzione dell’altezza del processo alveolare, ovvero la parte dell’osso mascellare in cui sono inserite le radici dei denti.
Questa perdita ossea arriva spesso ad essere tale da rendere impossibile l’inserimento di impianti dentali, senza ripristinare lo spessore osseo.
La mandibola e il nervo alveolare inferiore
All’interno della mandibola non sono ovviamente presenti seni paranasali, ma vi decorre il nervo alveolare inferiore, ramo mandibolare del nervo trigemino.
Il nervo trigemino entra nel ramo mandibolare da un foro posizionato superiormente all’ultimo molare inferiore, per poi fuoriuscire dal forame mentoniero, per poi decorrere superficialmente ad innervare gli incisivi e i canini inferiori.
La problematica a livello chirurgico, per l’inserimento di impianti nell’osso mandibolare, dipende proprio dal posizionamento e dal decorso del nervo alveolare inferiore. Il canale del nervo alveolare inferiore può infatti trovarsi a diverse altezze, variabili da persona a persona, nell’osso mandibolare.
Inoltre anche la mandibola, come la mascella, risente della perdita di uno o più elementi dentali che ne provoca una riduzione della dimensione verticale.
La combinazione di questi due fattori, quindi un nervo mandibolare posizionato molto in alto e una perdita ossea, ovvero una perdita della dimensione verticale del processo alveolare, porta ovviamente ad una riduzione dell’osso disponibile per poter inserire un impianto dentale.
La Rigenerazione Ossea Guidata o GBR
Per GBR si intende quello che viene comunemente chiamato “innesto osseo”. Il termine GBR è un acronimo che indica la rigenerazione ossea guidata, in inglese appunto Guided Bone Regeneration.
Nella maggior parte dei casi si utilizzano materiali biocompatibili come osso bovino o suino disidratato, osso sintetico, membrane di connettivo anch’esse bovine o suine oppure sintetiche. Come pure si possono utilizzare osso e connettivo prelevati dal paziente stesso.
La scelta del materiale da utilizzare sarà determinata dalle esigenze cliniche, etiche o religiose del paziente, e dal tipo di intervento che bisognerà eseguire.
Il rialzo del seno Mascellare
Quando è necessario inserire degli impianti posteriormente nell’arcata superiore, ci si trova spesso nella condizione di avere poco osso a disposizione.
Questo perché, come abbiamo detto prima, l’espansione dei seni mascellari e il riassorbimento osseo dovuto alla perdita di elementi dentali oppure alla malattia parodontale, portano alla diminuzione dell’altezza dell’osso alveolare.
In questo caso è comunque possibile inserire degli impianti dentali grazie all’intervento di rialzo del seno mascellare.
A seconda della perdita ossea e dello spessore osseo che sarà necessario ripristinare, possiamo distinguere due tipi di interventi di rialzo del seno mascellare: il piccolo rialzo del seno mascellare e il grande rialzo del seno mascellare.
Nel piccolo rialzo del seno mascellare, viene effettuata una piccola GBR nella sede dell’inserimento dell’impianto dentale, di solito contestualmente all’inserimento dell’impianto dentale. In questo tipo di intervento, con appositi strumenti, si rialza una piccola porzione della corticale ossea e della membrana di Schneider, che riveste la cavità del seno mascellare. In questa nicchia appena creata viene inserito il preparato osseo.
Se il rialzo viene eseguito contestualmente all’inserimento dell’impianto dentale, una volta inserito quest’ultimo, i lembi di gengiva vengono suturati e si aspetterà poi l’avvenuta osteointegrazione per protesizzare l’impianto dentale.
Quando invece non è possibile procedere con l’inserimento dell’impianto dentale, verrà apposta una membrana di connettivo, per evitare la fuoriuscita del preparato osseo e consentire una corretta GBR, i lembi di gengiva verranno suturati e si aspetterà la formazione di nuovo tessuto osseo, per poi procedere all’inserimento dell’impianto dentale.
Il grande rialzo del seno mascellare, invece, viene eseguito principalmente quando c’è un’estesa carenza ossea e la necessità di inserire più impianti.
In questo tipo di intervento, si agisce dalla parete vestibolare del mascellare, ovvero la parte che guarda verso le guance, dove viene creato un lembo per poter realizzare una “finestra” nell’osso, per poi procedere con lo spostamento della corticale ossea e della membrana di Schneider, e con l’inserimento del preparato osseo ed eventualmente della membrana di connettivo.
Una volta chiusa la finestra ossea e suturati i lembi di gengiva, si potrà procedere, a seconda dei casi, aspettando la rigenerazione ossea prima di inserire gli impianti dentali o all’inserimento contestuale di questi ultimi.
Entrambi gli interventi sono di tipo ambulatoriale, vengono eseguiti (ovviamente) con anestesia locale e consentono una ripresa delle attività lavorative e sociali di norma dopo 48 ore dall’intervento, con le opportune precauzioni.
Rischi e controindicazioni della GBR
Come gli impianti dentali, anche la GBR può essere effettuata solo su adulti in buone condizioni di salute generale. Ed è per questo che eseguiamo sempre un’attenta anamnesi per ogni paziente.
Come tutti gli interventi chirurgici che prevedono l’uso di anestetico locale e terapia farmacologica, anche gli interventi di GBR e Rialzo di seno mascellare sono controindicati nelle donne in gravidanza e da valutare nelle donne in allattamento.
Il diabete non trattato farmacologicamente è una controindicazione agli interventi di GBR e Rialzo di Seno Mascellare, poiché si riduce l’efficacia del trattamento e si aumenta il rischio della mancata osteointegrazione.
La terapia con bifosfonati, per la cura dell’osteoporosi, è una delle maggiori controindicazioni, non solo per l’implantologia dentale, ma per qualsiasi intervento chirurgico di tipo odontoiatrico che coinvolga l’osso, in quanto si corre il rischio di provocare una osteonecrosi, che può essere anche molto pericolosa.
In questo caso, quando possibile, con il consenso del medico curante, si programma la momentanea sospensione delle terapie farmacologiche.
Quanto costa un intervento di GBR o Rialzo del Seno Mascellare?
Tra le domande che ci vengono poste più spesso in assoluto, soprattutto telefonicamente o tramite social network, riguarda il costo delle varie terapie di implantologia dentale, compresi gli interventi di GBR e Rialzo del seno mascellare.
Non forniamo un “listino prezzi” per queste terapie, per il fatto che sono terapie studiate singolarmente per le specifiche esigenze del paziente, e che quindi variano a seconda del tipo di intervento di cui avrà bisogno per risolvere le sue problematiche.
Come abbiamo visto, esistono diversi tipi di interventi e diversi tipi di materiali per poter ripristinare la mancanza di osso. Diventa quindi impossibile, e anche poco professionale, stabilire un “prezzo fisso”, senza neanche aver visitato il paziente.
A questa domanda si può avere una risposta seria e professionale solo a seguito di una visita dentistica ed effettuando gli esami radiografici richiesti.
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